Lunedì 27 febbraio alle ore 11:00, con le classi 3°A, 4°A e 5°A accompagnate dalla Daniela, Anna, Giorgia e Saverio – (Harrison Ford) ci siamo recati presso il teatro “Politeama Genovese” per vedere un musical completamente in inglese dalla durata di 1h e mezza circa.
“Bulli & Bupe” è considerato il musical perfetto: un incrocio di gags e ritmo che ha per protagonisti autentiche bellezze e simpatiche canaglie. Dopo il debutto a Broadway, nel 1950, lo spettacolo ha conosciuto il successo mondiale, grazie al film del 1955 di Joseph Mankiewicz con Marlon Brando e Frank Sinatra. “Bulli & Pupe” è uno spettacolo brillante ricco di humour, ambientato nel mondo delle scommesse e dei piccoli boss di quartiere di New York. Negli stati uniti il musical ha vinto il New York drama critics award e 5 Tony Award. A Londra ha debuttato nel 1953 e numerose altre versioni sono state portate in palcoscenico in tutto il mondo. Nel musical si ritrova tutto lo spirito di Broadway con i pittoreschi personaggi tipici della 42° strada, diventati leggende: Sarah Brown, l'onesta e rigida soldatessa dell'esercito della salvezza , che vorrebbe riportare sulla retta via i frequentatori di time square; Cielo Masterson, il bugiardo giocatore d'azzardo che la corteggia per scommessa e finisce per innamorarsene; Adelaide, la ballerina di night-club perennemente raffreddata eterna fidanzata di Nathan Detroit, giocatore d'azzardo sempre disperatamente alla ricerca di una scommessa e di un luogo per organizzare una bisca. Una storia dove alla fine tutto funziona, grazie all'intreccio perfetto di A. Burrows e J. Swerling, i due autori del divertente libretto, e grazie alle luminose e immortali musiche di F. Loesser, che ci portano dal cuore di times square ai bar dell'Avana ed ancora nei sotterranei di New York City. Comico e romantico lo spettacolo ideale per un pubblico di qualsiasi età. questa versione, diretta e coreografata da fabrizio angelini, vede in scena un grande cast con fantastici balletti, coloratissimi costumi ed originali scenografie.
Siamo andati a teatro a piedi da scuola facendo questo tragitto:
l’uscita della scuola da su via Bellucci in discesa; la strada è ciottolata e alla fine sbuca in Piazza della Nunziata, ci giriamo intorno passando davanti alla chiesa, attraversiamo la strada, passiamo davanti all’edicola e ci dirigiamo verso le gallerie. Prima di entrare in galleria, giriamo sulla destra in via Cairoli che è in leggera salita e poi passiamo in via Garibaldi che è uno stradone lungo ciottolato e ricco di palazzi nobili. Alla fine di via Garibaldi si sbuca in Piazza delle Fontane Marose. Si attraversa la strada, si percorre la piazza in lunghezza e poi si imbocca salita S. Caterina dove si trova il cinema Sivori. Da lì si arriva in Piazza Corvetto dove abbiamo presso il sottopassaggio. Usciti dal sottopassaggio, abbiamo girato a sinistra dove c’è l’Hotel Plaza e il Teatro è lì vicino.
Arrivati lì siamo entrati e abbiamo preso posto.
Mentre gli attori recitavano, c’era uno schermo dove scorrevano le parole che dicevano e per distinguere le parole dalle canzoni hanno messo, per le parole le lettere minuscole e per le canzoni hanno messo le lettere maiuscole. Le scene che mi sono piaciute di più erano quando vanno a Brodway perché c’era una musica che mi coinvolgeva e c’era una palla luminosa che sparava luci forti e l’altra era quando loro vanno all’Avana, ad una festa perché c’era un ambiente estivo con una musica allegra a ritmo di CHA – CHA - CHA. Io avevo già visto lì un musical dal titolo “Aladin” scritto da Stefano D’Orazio con le musiche dei Pooh e visto che lo spettacolo era in italiano ho capito un po’ la storia, mentre questa volta lo spettacolo era in inglese e non ho capito niente. Le musiche, alle volte erano lente e alle volte erano allegre. Da questo deduco che la storia era, in alcune parti triste e in alcune parti allegra. Alla fine dello spettacolo, invece, di andare via, come in tutti gli altri spettacoli, gli attori si sono presentati e poi un attore è sceso giù con il microfono per vedere se qualcuno aveva qualche domanda da fargli, però io son dovuto andare via. Poi si sono fermati ancora un po’ a parlare sul palco. Gli attori erano tutti di madrelingua inglese.
Questa giornata mi è piaciuta perché a me fa sempre piacere uscire da scuola con i miei compagni e i miei professori.
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